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fa quello che il prete dice... non quello che il prete fa!

Imbarazzante è dire poco: il famoso spot antipirateria che abbiamo visto per vari anni proiettato nelle sale o in apertura dei DVD, prima di poter guardare i nostri film preferiti, aveva una musica di sfondo “pirata”. Infatti, l’autore l’aveva creata appositamente per lo spot e concessa in utilizzo per una sola volta ed in relazione ad un evento live, scoprendo successivamente che invece lo spot con la sua la sua musica era stato utilizzato in milioni di copie di dvd, proiettato nei cinema, in televisione ecc. Nel 2012 il Tribunale di Amsterdam ha condannato la società olandese Buma Stemra (l’equivalente della nostra SIAE) al pagamento dei diritti dovuti all’autore ed omessi, per molte decine di migliaia di euro. Il caso ha fatto clamore, proprio perché coinvolgeva una società di gestione del copyright ed uno spot contro le violazioni del copyright: si era trattato di un malinteso, o si era deciso consapevolmente di fare un abuso “credendo che per una manciata di secondi non valesse la pena di pagare il conto o, peggio ancora, che il conto sarebbe stato troppo salato rispetto al ritorno perseguito con la produzione del video”? Molti i commenti del pubblico sul web: qualcuno ha fatto notare che propinare il video (invero abbastanza angosciante) a spettatori che correttamente avevano acquistato un DVD originale o un biglietto del cinema era inutile “come scrivere sullo scontrino fiscale “chiedi lo scontrino” o sul casco per la moto “indossa il casco”. Non dimentichiamo, tuttavia, che attraverso le copie illegali del DVD il messaggio, utile e anzi necessario, raggiungeva davvero anche gli utenti di pirateria…

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