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Copyright, da ieri ad oggi

Il copyright,tradotto letteralmente come “diritto di copia”, nasce in Inghilterra nel XVI secolo con il diffondersi delle prime macchine automatiche per la stampa che hanno reso più economica, e di conseguenza più ampia, la circolazione di testi e volumi. Per esercitare un maggiore controllo sulle opere pubblicate e diffuse nel territorio, la monarchia inglese emana i primi provvedimenti in materia, che prevedono la concessione agli editori dei diritti di copia su ogni stampa, ovvero il diritto esclusivo di stampare l’opera e di ricercare e confiscare le pubblicazioni non autorizzate. Lo Statuto della Regina Anna del 1709 introduce, in Inghilterra, il concetto moderno di copyright, garantendo allo stampatore di un’opera una protezione legale della durata di 14 anni, al termine dei quali il diritto di copia torna all'autore dell’opera che può beneficiarne per 14 anni a sua volta.

Il copyright, inteso nell'accezione di diritto patrimoniale, si diffonde soprattutto negli ordinamenti di tipo anglosassone, nasce con il deposito dell’opera all’Ufficio Copyright. Nel resto d’Europa, in particolare in Francia, emerge una diversa interpretazione di tale diritto che, sulla base dei principi espressi dall'Illuminismo e dalla Rivoluzione Francese, pone al centro il diritto morale dell’autore. In Italia si è scelto di adottare questo secondo modello, con il riconoscimento del diritto d’autore come diritto morale incedibile legato alla paternità dell’opera. L’autore detiene, quindi, il diritto esclusivo di utilizzare l’opera e può autorizzarne o rifiutarne la riproduzione, la distribuzione, l’esecuzione o la rappresentazione, in mancanza di consenso esplicito da parte dell’autore che ne autorizzi l’utilizzo non è, perciò, consentito appropriarsi di un’opera e diffonderla, anche se la stessa è presente su Internet. Se viene attuata una violazione del diritto d’autore, si può incorrere in varie tipologie di sanzioni, sia civili che penali, a seconda della violazione commessa. Con l’avvento di Internet testi, immagini e contenuti multimediali possono essere pubblicati, diffusi e riprodotti online liberamente, senza nessun tipo di intermediario. Questi aspetti hanno reso oggi molto più complicata la tutela del diritto d’autore e molto meno efficaci le azioni di controllo per individuare le eventuali violazioni.

Syria Patti, III BL

CONTRAFFAZIONE
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